lunedì 29 febbraio 2016

Peschi fioriti


I peschi nei campi intorno a noi sono già fioriti ... ma è ancora febbraio! 


Peschi fioriti

giovedì 25 febbraio 2016

Stefano Pelloni - Il Passatore

Lo sapevi che ... Stefano Pelloni fu il più feroce criminale della Romagna della metà dell'800. Era soprannominato Il Passatore per via del mestiere ereditato dal padre, che faceva il traghettatore sul fiume Lamone. Si fece una fama da Robin Hood perché si comprava il silenzio e l'aiuto dei più poveri elargendo i proventi delle rapine della sua banda, ma si dice che fosse davvero violento e crudele. Effettuò vere e proprie occupazioni militari di interi paesi e rimase tristemente famosa la vicenda del teatro di Forlimpopoli, che riempì per decenni le canzoni dei cantastorie. Morì a 27 anni.

Il Passatore - ritratto immaginario

mercoledì 24 febbraio 2016

Lom a merz -I lumi a marzo

Lom a merz - I lumi a marzo
Lo sapevi che ... sabato prossimo presso la Torre di Oriolo si celebrano i Lom a Merz, i tradizionali fuochi propiziatori della campagna per stimolare l'arrivo della primavera. Lo spettacolo e la scenografia sono davvero imperdibili.
Scopri di più su:

domenica 21 febbraio 2016

Le 100 cose da fare a Faenza

Ospitiamo volentieri l'idea di Francesca Frazzoli ed Elena Graziani, che, prendendo ispirazione da un format che sta diventano virale su internet, hanno stilato una simpatica e ironica lista delle cento cose da fare a Faenza, un vero atto d'amore per la città

"Da qualche settimana gira in rete una lista: "le 100 cose da fare quando sei a... Bologna", a Milano o a Cesena. Ispirandoci al progetto io, Francesca Frazzoli, ed Elena Graziani abbiamo avuto l'idea di farlo anche per la città di Faenza", spiega la Frazzoli.
"Abbiamo composto la lista ed inviato al blog del mensile Grazia che ospita il progetto per la pubblicazione. Vi inviamo la lista, se vorrete pubblicarla, poichè sta diventando un bel progetto, "letterario - turistico" su cui appunto io ed Elena stiamo lavorando per inserire Faenza, e i suoi tesori, fra le città aderenti al virale #100cose", conclude Francesca. http://www.faenzanotizie.it

Le 100 cose da fare a Faenza - Duomo



Le 100 cose da fare a Faenza


1. Il pic-nic sui prati, in collina a Castel Raniero, ad ascoltar la “Musica nelle Aie”.
2. Camminare per le strade, con il naso all'insù ad ammirare le facciate neoclassiche dei palazzi dei corsi.
3. Il panorama dalla terrazza del ristorante San Biagio Vecchio ad Oriolo dei Fichi, d'estate, al tramonto.
4. Andar per lucciole sul rivalino del fiume, dietro al parco in Orto Bertoni.
5. Fare visita al laboratorio di un ceramista al lavoro, o anche solo ipnotizzarsi davanti alla vetrina di una bottega, ed immaginarsi quelle opere sulle proprie mensole di casa.
6. Rivivere i ricordi d'infanzia nel vedere i giocattoli esposti i giovedì di luglio al Mercatino dei Bambini.
7. Le fasi lunari in P.zza II giugno.
8. Perdere ore a cercare il tuo disco preferito fra i vinili della Casa del Disco.
9. Guardare senza farsi vedere, stando seduti sulla panchina nello spazio verde a fianco del parcheggio di via Cavour: provare per credere.
10. Godersi, accalcati e stanchi, la Gara delle bandiere: il singolo, la piccola e la grande squadra.
11. Veder volare, sopra al cielo della città, una delle nostre cicogne.
12. Andare allo stadio B. Neri, in occasione del Palio del Niballo, per cantare a squarciagola i cori d'incitamento durante le corse dei cavalieri.
13. Sedersi a mangiare la pizza fritta scquacquerone e rucola in una delle 14 “baracchine” disseminate in giro per la città.
14. Una visita guidata al buio alla Pinacoteca Comunale.
15. Le “peschine” della pasticceria Flamigni.
16. Camminare fra le volte del Duomo rinascimentale in Piazza Martiri della Libertà, sentendosi parte dell'eternità.
17. Lo stupore e il godimento, mentre assapori il cremino al pistacchio per la prima volta, sulla panchina della Gelateria Linus Jazz di C.so Saffi.
18. La passeggiata fra pavoni, conigli e scoiattoli sopra i saliscendi del Parco Bucci.
19. Andare al Museo Internazionale delle Ceramiche, MIC e rimanere a bocca aperta, fra i colori e gli ambienti, trovandoci opere inaspettate come quelle di Pablo Picasso.
20. Ballare, e ballare, e ballare, alle 8 della domenica sera al Balera Noon del Clandestino.
21. I passatelli in brodo all'osteria Marianaza.
22. Perdersi fra i vicoletti del centro storico.
23. Il cappuccino con miscela n.5 e brioche farcita sul momento, da FM – Con Gusto, presso l'hotel Vittoria in C.so Garibaldi.
24. Lasciarsi coccolare da una poltroncina avvolgente e vellutata durante uno spettacolo al Teatro Masini.
25. Cena + cinema a meno di 10 euro il lunedì sera all'interno della sala in stile liberty del Cinema Italia.
26. La folle corsa delle bighe.
27. Avere la consapevolezza di vivere ad un passo da splendide colline dal profilo dolce e, al contempo, a due passi dal mare.
28. Dissetarsi bevendo un sorso d'acqua al Fontanone dopo aver visitato la mostra nella saletta al suo interno.
29. Fermarsi a chiacchierare, di notte, in macchina, su un torrione delle mura.
30. A carnevale, le sfrappole e le castagnole.
31. Una sera d'estate, dopo il tramonto, guardarsi un film nella splendida cornice ottocentesca all'Arena Borghesi.
32. Lasciarsi travolgere dal calore del fuoco dei Lom a Merz.
33. Leggere un libro a tuo figlio, scalzo, sul tappeto morbido e colorato presso la Sala ragazzi della Biblioteca Manfrediana.
34. Saltare sui sassi da una parte all'altra dei fiumiciattoli al Parco Bucci.
35. Visitare almeno una volta nella vita, con silenzioso rispetto, il Cimitero degli Inglesi in via S. Lucia.
36. Una gigantesca fetta di cocomero ghiacciata dal cocomeraio sul viale.
37. Una breve passeggiata sull'argine del fiume presso il Ponte della Memoria, ricordando a quello che è stato.
38. Appollaiarsi sul divanone della saletta del piano di sopra del Clandestino, gustandosi uno dei tanti splendidi film scovati dagli esperti cinefili di Scaglie.
39. Sdraiarsi sull'erba a Oriolo dei Fichi, il mercoledì sera d'estate, guardando le stelle e sorseggiando un bicchiere di vino in occasione di Calici di Stelle.
40. Inspirare ed espirare le fragranze della natura nel Parco del Sentiero delle Ginestre in via Salita da Oriolo.
41. Non scegliere il solito regalo per un'amica, ma farsi impacchettare una confezione speciale di macarons della pasticceria Fiorentini - A Pois in C.so Mazzini.
42. Faenza, la città del sangiovese.
43. Un giretto fra le bancarelle in occasione della profumatissima Festa del Torrone.
44. L'arrivo dei propri cari che hanno partecipato alla gara podistica “La 100 km” da Firenze a Faenza.
45. Una buona pizza napoletana da Silvio Tavola Calda, per chi ha avuto la fortuna di provarla e per chi se la ricorda.
46. Improvvisarsi fotografi eccezionali davanti alla Fontana Monumentale e alla Torre dell'Orologio (troppo facile!).
47. Emozionarsi fra le stanze affrescate del perfettamente conservato Palazzo Milzetti.
48. Godersi la possibilità di scegliere fra almeno 11 film al cinema tutte le sere.
49. Imparare a guidare nella zona industriale.
50. I Capolavori di Street art: “La Musa” e “Il cuoco”.
51. Comprare cibo a “km zero” nei tanti mercatini dedicati.
52. Passeggiare distrattamente in via Cavour e fermarsi ad ascoltare le note provenienti dalle finestre della scuola di musica G. Sarti.
53. Perdere un'intera giornata, godendosi l'atmosfera medievale della Festa di San Rocco.
54. La gioia di poter essere al mare in poco più di mezz'ora.
55. Raggiungere Celle in bicicletta, passando da dietro il campo da Golf.
56. Scegliere una fra le tante cornici artistiche della bottega d'arte L'Ulivo in via Barbavara.
57. Fare i “ruzzoloni” scendendo da una delle tante collinette del Parco Bucci.
58. Comprarsi un “gotto” alla Nott de Bisò ed ubriacarsi perdutamente dell'omonimo vino, prima che brucino il Saraceno.
59. I “Superlillo” di Spaghetti Notte.
60. I testa-coda a Piazzale Pancrazi, al ritorno dalla discoteca.
61. Le preziose rarità catapultate fuori dalle cantine, al Mercatino del Mato Grosso fra Natale e Capodanno.
62. L'atmosfera della giornata del Palio del Niballo; i rulli di tamburi.
63. Una nuotata rinfrancante alla Piscina Comunale.
64. Corti private, case e botteghe aperte al pubblico; installazioni artistiche, musica e cibo: tutto in una sola notte, in occasione della Cena Itinerante nel Distretto A.
65. Sedersi sui gradoni della statua del Torricelli al centro del Parco di San Francesco in C.so Garibaldi.
66. I bignè allo zabaione della Pasticceria Fiorentini.
67. La collezione di ex-voto alla chiesa dei Cappuccini in via Canal Grande.
68. La lunga e ripida scalinata del campanile ottagonale di Santa Maria Vecchia.
69. Farsi una vasca in piazza del popolo il sabato pomeriggio: le vetrine, le mostre e i libri storici della Bottega Bertaccini.
70. La musica dal vivo di artisti emergenti per le vie della città in occasione del M.E.I.
71. Prendere per Sarna e godersi lo spettacolo della natura fino all'arrivo in un luogo incantato: Brisighella.
72. I Buskers anche a Faenza.
73. Appoggiarsi alla balaustra del Ponte delle Grazie per controllare il livello di acqua del fiume Lamone dopo la pioggia.
74. La settimana del Palio e la cena propiziatoria: a Faenza si mangia in ogni occasione.
75. Salire sulle prime colline e, se non c'è foschia, riuscire a vedere il mare.
76. Farsi raccontare la storia della ranocchietta della Fontana Monumentale.
77. Visitare il tronco di un albero abbattuto da un fulmine, trasformato nei personaggi della favola di Biancaneve ed i sette nani.
78. L'orma di un dinosauro fuori dal Museo Malmerendi.
79. “In principio era il caos” in via Monsignor Battaglia.
80. I mitici spaghetti allo scoglio della Festa dell'Unità a Granarolo.
81. Contemplare da dietro l' “Anfora”, seduti sulla panchina a fianco del caffè Nove100.
82. Assaggiare, almeno una volta nella vita, la pizza di Salvatore “Pizza e sudore”.
83. Ammirare la Loggetta del Trentanove, fuori, e la Bottega della Loggetta, dentro.
84. Lo “struscio” serale nei Martedì d'Estate.
85. Darsi appuntamento “sotto la torre”.
86. I cappelletti al ragù della Festa dell'Unità di via Calamelli.
87. Il trenino che, percorrendo la dorsale appenninica e attraversando paesi quasi dimenticati, parte da Faenza e arriva a Firenze.
88. La domenica, le lasagne.
89. Scovare le 74 opere del museo all'aperto dell'arte contemporanea. Chi le ha mai viste tutte e 74?
90. La comodità di vivere sulla via Emilia, esattamente a 12 minuti da Imola e a 15 da Forlì.
91. Un pic-nic al Parco Carnè dopo un'escursione alla Grotta Tanaccia, alla ricerca dei pipistrelli nell'ultima sala.
92. La città in cui ha scelto di venire ad abitare Gene Gnocchi che, chi è fortunato, ogni tanto vede in giro per la città.
93. Percorrere la salitina dietro ai Franchi, che ricorda qualcosa del tempo che fu.
94. Una mostra alla galleria Molinella e il soffitto del voltone: impossibile da non ammirare ogni volta che si passa di lì.
95. Poter raggiungere qualsiasi luogo della città, volendo, anche a piedi.
96. Piadina, piadina ovunque.
97. Ordinare al bar la “bizicletta” e non aspettarsi di fare un aperitivo con un pezzo di ferro.
98. L'aromaterapia del profumo dei tigli quando arrivano i “baracconi”.
99. La chiacchierata con l'autore al Ridotto del Masini prima di ogni spettacolo.
100. Essere fieri di ospitare ogni due anni sempre nuove forme e colori con la mostra-mercato internazionale di ceramica, Argillà.


giovedì 18 febbraio 2016

Villa Romana di Russi

La Villa Romana di Russi si trova a mezz'ora di macchina da noi ed è una villa rustica di età romana, una delle meglio conservate dell'Italia settentrionale. L'ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese. Scopri di più su:


Villa Romana di Russi - uno dei pavimenti

lunedì 15 febbraio 2016

Faiance

Faiance è ancora oggi il nome che indica la maiolica in molte lingue europee. Faenza è sinonimo internazionale di ceramica, arte nella quale si sono coniugati il nuovo e l'antico.
In città si trovano oltre 60 botteghe ceramiche, dove vengono prodotti oggetti a marchio certificato da parte di artigiani e artisti. Cerca più informazioni su:
http://www.prolocofaenza.it


Faiance



mercoledì 10 febbraio 2016

Autodromo di Imola

L'Autodromo di Imola, situato a 13 km da noi, è intitolato a Enzo e Dino Ferrari. La città di Imola è posta al confine tra l'Emilia e la Romagna e il suo Autodromo, suggestivamente, è l'incontro tra la terra dei motori e quella dei piloti. Quella pista, che è stata l'ultima per Ayrton Senna, ha accolto epiche gare dell'automobilismo e del motociclismo.
http://www.autodromoimola.it


Autodromo di Imola








mercoledì 3 febbraio 2016

Grotta Tanaccia Brisighella

La Grotta Tanaccia a Brisighella si può visitare a pagamento, con una guida, tutti i giorni tra il 1° aprile e il 30 ottobre. Scopri di più su:

http://www.parcovenadelgesso.it


Grotta Tanaccia Brighella